Bologna, 20 novembre 2024 – In una società che invecchia rapidamente e dove c’è sempre meno spazio per l’attenzione verso l’altro, ci sono ancora storie che i cavalli trasformano in gemme preziose.
Non è raro che – soprattutto dai paesi del nord Europa, Gran Bretagna in testa, o dagli States – arrivino notizie di anziani ospiti di case di riposo che esprimono, nel loro fine vita, di incontrare ancora una volta un cavallo. E spesso chi ha il compito di accompagnarli negli ultimi anni si prodiga per esaudire anche questo desiderio. Superando quelle che sarebbero le oggettive difficoltà che ‘incontri’ di questo genere possono comportare.
Ogni volta è una storia di vita. E quindi merita di essere raccontata.
Questa volta è toccato a Kathryn Shepard, classe 1932. Nata a Londra 92 anni fa, la signora Shepard è ospite residente nella casa di riposo di Stratford-upon-Avon dove, alle attente operatrici, non è sfuggita la particolare predilezione dell’anziana per tutti i ricordi della sua vita con i cavalli.
Musicista e artista, la signora Shepard racconta spesso delle lunghe giornate trascorse in scuderia e quanto l’equitazione sia stata la vera passione della sua vita, perfino più della musica. E ogni volta che lo fa sembra quasi ringiovanire…
La sua storia in sella inizia quando aveva solo 10 anni, insieme alla sorella Grace sei anni più giovane di lei. Le due piccole Shepard avevano preso lezione di equitazione e Kathryn ricorda perfettamente il nome della sua prima istruttrice: Betty Whitfield. Così come quelli dei suoi pony e cavalli prediletti: Candy, Judy e Christopher Robin.
A chi le chiede perché ami tanto i cavalli, la signora Shepard risponde dando prova, oltre che di buona memoria, anche di una lucidità invidiabile: «Amo i cavalli perché non mi hanno mai contestato e perché sono bellissimi».
Così, la settimana scorsa, il team della casa di riposo statale Care UK’s Ambleside, si è messo in moto e Kathryn Shepard è stata portata in visita al centro Riding for Disable di Stratford-upon-Avon. Dove ha potuto ri-accarezzare i cavalli. Come faceva da ragazza. Per chiudere in bellezza la visita, è stata organizzata poi una sorpresa di arrivederci. La P&R Horsedrawn Carriages di Kineton, una società che ‘affitta’ carrozze per eventi speciali, si è presentata al centro per portare ‘nonna Shepard’ a fare un giro.
«È stato bellissimo – ha dichiarato l’anziana amazzone – e mi è piaciuto soprattutto accarezzare i cavalli».
I desideri tengono vivi
La Care UK’s Ambleside, tra i suoi progetti, promuove da tempo il ‘Wishing Tree’. Si tratta di una iniziativa che spinge i residenti a esprimere i propri desideri, spesso molto utili per riconnettere l’anziano con i suoi ricordi giovanili e con gli hobby dei tempi andati. Il tutto per evitare la noia e l’isolamento dentro cui spesso si chiudono.
«Kathryn ama a parlare dei suoi anni con i cavalli. Quando ha condiviso con noi il suo desiderio di incontrane ancora uno, l’intera squadra si è immediatamente messa in moto per fare che ciò fosse possibile» ha dichiarato Charlotte Levin, responsabile della struttura, nel ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per realizzare il desiderio equestre di Kathryn.
Un altro piccolo esempio, di quelli senza prezzo, di come i cavalli, quando entrano davvero nella vita delle persone, non se ne vanno più.